La controversa tematica della compromissione della funzione renale attraverso i meccanismi di ultrafiltrazione glomerulare glucagone-mediati innescati dall’aumentato apporto di proteine (che condurrebbero a lungo termine a sofferenza glomerulare ed esaurimento della capacità di filtrazione del rene), appare motivo fondato di preoccupazione nei soggetti ad alto rischio per malattia renale o con già presente malattia renale sottostante. 19, 52, 53, 54
Non sono stati eseguiti sufficienti studi rispetto alle conseguenze della dieta iperproteica sulla funzione renale: i rischi temuti, da cui la comunità scientifica è stata da sempre ampiamente messa in guardia (National Kidney Foundation), hanno impedito, per motivi di natura etica, lo sviluppo di studi a lungo termine che avrebbero comportato il sottoporre soggetti, sia sani che con malattia renale, a regimi dietetici comunque non sicuri. 52,55 In tutti i casi, negli studi finora eseguiti, l’entità del supplemento proteico giornaliero non era superiore a 1.2-1.5g/kg di peso corporeo ideale, per cui non vi sono dati sufficienti per gli introiti superiori che spesso vengono raggiunti nelle diete iperproteiche ipoglucidiche e nelle diete degli sportivi. Da non dimenticare come una dieta ad elevato contenuto di proteine conduca, comunque, ad un’acidificazione delle urine, ad un’aumentata escrezione renale di calcio, ossalato e urato e ad una diminuzione dell’escrezione di citrato, con conseguente aumentato rischio di litiasi renale. 19, 37, 38, 56.