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Dieta Mima Digiuno

Sgombriamo innanzitutto il campo da un possibile equivoco: la dieta mima-digiuno (Fast-mimicking Diet - FMD) non è una dieta per perdere peso.

Intendiamoci... non è che che seguendo un tipico ciclo di cinque giorni di FMD non si perda peso, anzi, il calo ponderale medio per ciclo è nell'ordine dei 2.5 kg e soprattutto si focalizza a livello della massa grassa, evitando di perdere massa muscolare magra.
Ciononostante, proprio come in qualunque dieta "spot" (le cosidette "diete yo-yo"), così come si perdono i kg si riprendono in pochi giorni dato che solo a un effettivo cambio di regime alimentare può corrispondere nel tempo una reale e duratura modificazione di peso e forma fisica.

A cosa serve dunque la dieta mima-digiuno ?
La ricerca scientifica sugli effetti biomedici del digiuno è stata condotta a partire dalla fine del XIX secolo, su diversi esseri umani normopeso sottoposti ad un digiuno di 20-40 giorni. Il primo studio clinico del digiuno medico per il trattamento dell'obesità fu eseguito invece nel 1915. Oggi sappiamo che il digiuno promuove la chetogenesi e importanti cambiamenti nei pathway metabolici e nei processi cellulari come la resistenza allo stress, lipolisi ed autofagia e può dunque avere importanti applicazioni in campo medico. I principali benefici osservati in seguito ad un periodo di digiuno correlano difatti con una riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare, come la diminuzione della pressione sanguigna, il miglioramento del profilo lipidico e della sensibilità all'insulina e la perdita di peso nei soggetti obesi e non obesi.

Dato che un digiuno vero e proprio si rivelerebbe però difficilmente fattibile, sono state sviluppate diverse forme di diete atte a "simulare" gli effetti benefici del digiuno tramite un digiuno intermittente costituito da cicli di dieta definita appunto mima-digiuno intervallati da periodi di normale alimentazione.

Il pioniere di queste diete mima digiuno è il professor Valter Longo, ricercatore in biochimica e neurobiologia, professore di Biogerontologia all’University of Southern California, direttore del programma di Oncologia e longevità dell’IFOM (Istituto di Oncologia Molecolare di Milano), che ha dedicato la sua intera carriera alla sperimentazione delle terapie anti-invecchiamento. L'obiettivo della dieta mima digiuno è proprio questo: permettere alle cellule di rigenerarsi e proteggere l'organismo dall'obesità e dalle altre malattie croniche legate all'invecchiamento, come il morbo di Alzheimer. Nelle sperimentazioni cliniche a cui ho partecipato presso il policlinico S. Martino di Genova, tale modalità di dieta è stata testata su pazienti con diverse patologie croniche, con risultati positivi per quanto riguarda la fattibilità e tollerabilità, che ne rappresentavano il target primario.

Nella pratica si tratta di un programma alimentare a base vegetale, da mediamente a fortemente ipocalorico, da eseguirsi a cicli prestabiliti, che consente al corpo di entrare in uno stato di digiuno rigenerativo. La corretta esecuzione di una serie di cicli di FMD intervallati da adeguati periodi di recupero consente di migliorare lo stato di salute generale promuovendo la rigenerazione cellulare, un sistema immunitario efficiente, un invecchiamento sano con maggiore energia, lucidità mentale e longevità.

Dalle prime sperimentazioni cliniche su pazienti oncologici, ad esempio, appare come le sessioni di chemioterapia effettuate in concomitanza con il concludersi di un ciclo di FMD risultino in una sensibile riduzione degli effetti collaterali negativi tipicamente ad essa collegati (nausea, stanchezza...).

Grazie alla pratica accumulata posso proporre, a pazienti selezionati, diete mima digiuno con o senza l'utilizzo di prodotti commerciali e sotto continuo monitoraggio dei parametri nutrizionali.

Non va difatti dimenticato che con la salute non si sperimenta col "fai-da-te". Tutto ciò che può avere concreta efficacia in positivo può averla anche in negativo: un ciclo di diete mima digiuno va intrapreso esclusivamente sotto stretto controllo di un professionista sanitario qualificato con specifica esperienza.