L'associazione tra cibi ultra processati e neoplasie non è certo una novità per chi si occupa professionalmente di alimentazione, ad ogni modo ricercatori dell'Imperial College di Londra hanno appena pubblicato quella che è ad oggi la più completa e rigorosa ricerca sull'associazione tra una alimentazione ricca in cibi ultra processati (tra cui bibite gassate, prodotti da forno confezionati, pasti pronti, ecc...) e la possibilità statisticamente rilevante di sviluppare il cancro.
I cibi ultra processati sono spesso economici, convenienti e pesantemente reclamizzati, spesso proprio come alternative "salutistiche", ma presentano generalmente alti contenuti di sale, grassi (spesso saturi e/o idrogenati), zuccheri, e additivi artificiali. Risulta dunque ad oggi ben documentato il loro legame con una vasta gamma di patologie, dalla obesità al diabete di tipo 2 alle malattie dell'apparato cardiovascolare.
Nello studio dei ricercatori britannici, basato su un campione di 200.000 adulti di mezz'età (40-69 anni) monitorati per un periodo di circa 10 anni, ad ogni 10% di incremento nell'assunzione di cibi ultra processati è risultato un corrispondente aumento del 6% dell'incidenza di cancro generico, che sale al 16% per il rischio specifico di tumore al seno e al 30% per quello alle ovaie.